
Online/Offline is dead
Il profumo di salsedine, la piadina romagnola e le tendenze del web: questo è il Web Marketing Festival, l’evento internazionale più importante nel mondo del web marketing, che si è tenuto il 21, 22 e 23 giugno. Noi, non potevamo mancare!
Uno dei temi su cui si è posta molta enfasi è il fatto che online e offline, come entità separate, non esistono più!
Il concept creativo deve abbracciare, nello stesso momento in cui viene ideato, tutti i mezzi di cui necessita, per esprimersi in modo coordinato ed efficace.
Torniamo a casa da questo viaggio con un bagaglio ricco di suggestioni e spunti, che abbiamo pensato di riassumere così:
LA SCENEGGIATURA DEL BRAND
Ma ci pensate a quanto sia bello sentir nominare il payoff della propria impresa come si fa con le frasi più famose dei film? Ecco, questo è lo spirito necessario quando vogliamo realizzare lo “storytelling” del nostro brand, di quel prodotto o di quell’evento.
Pensare al brand storytelling come al copione di un film è una suggestione fornitaci da Matteo Bortolotti, scrittore sceneggiatore e consulente del brand. Il suo metodo si rifà proprio alla struttura che si utilizza per la realizzazione di una sceneggiatura drammatica. Il metodo “The syd field paradigm” prevede tre atti, ognuno dei quali composto da precisi step volti a creare movimento nella storia. Il pubblico non vuole annoiarsi, cerca emozione e caos, e questo è da tenere a mente nel racconto del brand. Dobbiamo essere come un romanzo da leggere d’un fiato (o qualsiasi altro genere vi piaccia).
NO ADV, NO PARTY
Questo ormai lo hanno detto in mille salse i marketers di tutto il mondo! Le pagine ricche di contenuti ci piacciono, soprattutto se in modo autonomo decidiamo di visitare la pagina di un brand X; ma parliamoci chiaro, per farci notare nella giungla del web il bisogno primario da soddisfare è l’ottenimento del budget per le campagne di advertising; non parliamo solo di precise campagne con obiettivi di brand awareness o lead generation, ma se è l’engagement quello che dobbiamo spingere sui nostri canali social, allora, il budget deve essere esteso a tipologie differenti di contenuti che perseguono questo obiettivo.
WHAT DO WE WANT PEOPLE TO FEEL?
Oltre al tema del budget adv, parliamo della produzione dei contenuti!
L’arguzia “Content is king”, l’abbiamo sentita allo sfinimento, ma è realmente così? Realmente trattiamo i nostri contenuti con questo valore? Paolo Iabichino, Chief Creative Officer – Ogilvy & Mather, grida «Smettiamola di mettere in giro delle cazzate!» e finisce anche lui per parlare di narrazione, «l’uomo ha bisogno di storie» ed è proprio così, il trend che dobbiamo seguire è: – contenuti, + storie; ma storie coerenti e che hanno l’obiettivo di creare relazioni profonde con i nostri follower.
L’AGORÀ DIGITALE, UN MONDO DI PERSONE E COSCIENZE
Il confronto, la discussione, l’ascolto di case study di successo e non, sono fattori molto importanti nel nostro lavoro e questa tre giornate è servita proprio a tale scopo, non per approfondire un argomento in particolare, ma per aprire il nostro cuore e la nostra mente.
Possiamo davvero definire il Web Marketing Festival come l’agorà in cui mondi diversi s’incontrano, in cui i temi più svariati vengono affrontati, ma il cui fil-rouge rimane sempre e comunque l’innovazione digitale. Infatti, oltre alle sale formative più attinenti al nostra attività, abbiamo molto apprezzato gli argomenti trattati nella Sala Plenaria, dove si è discusso di Sostenibilità Ambientale, Lotta alla Mafia, Cyberbullismo, Accessibilità e molto altro.